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Dal Pollino al mare

Da Papasidero a Cassano all'Ionio, passando per Castrovillari e le Gole del Raganello

Un itinerario che dal massiccio del Pollino, ai confini con la Basilicata, ci porta fino alle coste ioniche del cosentino. Partiamo da Papasidero, in uno dei territori che per primo vide la presenza dell’uomo, per arrivare a Sibari, l’antica colonia greca della Magna Grecia che conserva tutt’oggi i fasti e la gloria del tempo passato.

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immagine della tappa a Papasidero

Immagine di Papasidero

Prima tappa è Papasidero, ai confini tra la Calabria e la Basilicata. Qui è possibile ammirare il Santuario della Madonna di Costantinopoli, lambito dalle limpide acque del fiume Lao, appoggiato ad una parete rocciosa che incombe su di esso, è accessibile attraverso un ponte, in una cornice affascinante e suggestiva, meta prediletta della devozione dei pellegrini. Facciamo poi un tuffo nel passato più remoto visitando la Grotta del Romito, importantissima scoperta, avvenuta nel 1961 che ha gettato una straordinaria luce sulle vicende preistoriche della Calabria, dimostrando che è abitata da almeno 20.000 anni. La grotta è divisa in due parti ben distinte: quella vera e propria, profonda circa venti metri, che si addentra nella formazione calcarea con un cunicolo stretto e oscuro e il riparo che si estende per circa 34 metri e dove sono presenti pitture rupestri.

immagine della tappa b Castrovillari

Immagine di Castrovillari

La tappa successiva è rappresentata da Castrovillari, la città più grande all’interno del Parco Nazionale del Pollino. Nel Museo Archeologico si possono ammirare varie vetrine con reperti archeologici dell’età paleolitica. Gran parte del museo è dedicata al pittore Andrea Alfano, nato a Castrovillari. Consigliamo di ammirare il Castello, costruito nel 1490 su un’ampia fortificazione. Si presenta dalla forma quadrangolare con torri cilindriche ed un fossato intorno. Sopra il portale troviamo una targa con lo stemma aragonese. Spostandoci più in basso possiamo trovare l’antica Chiesa di S. Giuliano, fondata nel 1264 e poi rimaneggiata nel XV e nel XVI secolo. Su un isolato e panoramico colle sorge Santuario della  Madonna del Castello, fondata nel 1090 per aver trovato su quel colle una sacra immagine. Fu ricostruita nel 1363 e rifatta poi nel 1769 con uno spiccato gusto barocco. La sua facciata ha due portali romanici ed è preceduta da un portico di età medievale, l’entrata alla chiesa avviene da un portale ad ogiva. L’interno ha moltissime decorazioni in stile barocco. Sulla piazza antistante la basilica c’è un’ampia vista sul massiccio del Pollino.

immagine della tappa c Gole del Raganello

Immagine di Gole del Raganello

La tappa successiva è la Riserva Naturale Gole del Raganello, caotici massi, pareti levigate alte fino 700 metri, forme di erosione di qualsiasi tipo, scivoli, spumeggianti cascatelle: questo è lo spettacolo ciclopico offerto  dal canyon del Raganello. Uno spettacolo di cui si può prendere tranquillamente visione almeno nel primo tratto. Sono invece necessarie capacità alpinistiche nel tratto centrale, assolutamente sconsigliato a chi non ha la giusta preparazione. Oltre a fare escursioni e trekking è possibile cimentarsi nel rafting, qui canyon, acque tumultuose, cascate e formazioni rocciose ne fanno un autentico paradiso per gli amanti dei questo sport estremo.

immagine della tappa d Sibari (comune di Cassano all'Ionio)

Immagine di Sibari (comune di Cassano all'Ionio)

Terminiamo con Sibari. Fondata probabilmente dagli Achei nel 730-720 avanti Cristo, è la più grande città della Magna Grecia (dopo Taranto). Gli abitanti di “Sybaris”, erano ricchissimi, invidiati per il lusso dei costumi, lo sfarzo dei palazzi, la passione per la musica e la filosofia. Nell’area archeologica sono presenti resti di “Sybaris”, di “Thoùrioi” e di “Copia”. Nel Parco dei tori è venuto alla luce un quartiere artigianale della “Sybaris” arcaica, con i resti di un edificio rurale della città di “Thoùrioi”. Nel Parco del cavallo si sono i resti della romana “Copia”. Nel Parco della casa bianca sono stati ritrovati i resti più antichi. Il Museo archeologico nazionale della Sibarìtide, accoglie i materiali rinvenuti negli scavi della città e del territorio circostante, del periodo protostorico e arcaico. Di notevole interesse sono anche i Laghi di Sibari che si estendono in una zona pianeggiante, meta turistica tra le più belle del Sud Italia; diventano unici se si pensa al bellissimo panorama contornato dalla catena del Pollino, mare con acque cristalline, sabbia setosa di origine alluvionale e l'immensa quantità di verde che rendono questo posto un vero "regalo" di Madre Natura. Varie sono anche le attività sportive che si possono praticare: sci nautico, snorkeling, pesca subacquea, windsurf, equitazione, calcetto, corsi di vela.   

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